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Come immagini la tua Europa
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Laboratorio interattivo per 20 ragazzi e ragazze under 25 sul futuro dell’Europa.
La discussione sarà possibile grazie alla modalità del world cafè, un metodo di confronto attraverso tavoli di lavoro che si mescolano continuamente per favorire un buon dialogo e nuove idee. I partecipanti si confronteranno e discuteranno sui temi dell’ambiente e della giustizia sociale, elementi fondamentali per un'Europa più giusta e solidale, ed elaboreranno idee e proposte.
Evento organizzato dalle associazioni Genova che Osa, Gioventù Federalista Europea Genova, cooperativa sociale Il Cesto.
La discussione sarà possibile grazie alla modalità del world cafè, un metodo di confronto attraverso tavoli di lavoro che si mescolano continuamente per favorire un buon dialogo e nuove idee. I partecipanti si confronteranno e discuteranno sui temi dell’ambiente e della giustizia sociale, elementi fondamentali per un'Europa più giusta e solidale, ed elaboreranno idee e proposte.
Evento organizzato dalle associazioni Genova che Osa, Gioventù Federalista Europea Genova, cooperativa sociale Il Cesto.
In piazza, all'aperto
Piazzetta Rostagno, Genova
Piazzetta Rostagno, Genova
Event report
Sabato 25 settembre alle ore 16.30, nella cornice dei Giardini Luzzati e del festival HopeFest, organizzato dall'associazione culturale e politica genovese Genova che Osa, si è tenuto un laboratorio interattivo per 20 ragazzi e ragazze under 25 sul futuro dell’Europa. La discussione si è svolta attraverso la modalità del World Cafè, un metodo di confronto organizzato in tavoli di lavoro che si mescolano continuamente. In ogni tavolo, dedicato a un diverso tema (transizione ecologica, Europa nel mondo, diritti, giovani ed Europa e mobilità sostenibile), la discussione era favorita da un facilitatore, mentre uno dei partecipanti aveva il compito di rimanere allo stesso tavolo per prendere appunti sul dibattito in corso ed esporre, alla fine del giro, le idee emerse. Di seguito le proposte di ogni tavolo. TRANSIZIONE ECOLOGICA Il gran numero di aziende e industrie private rende complesso attuare una politica comune in merito alla transizione ecologica. Inoltre, la forte paura da parte dei lavoratori che la transizione possa causare disoccupazione rappresenta un ostacolo considerevole; questa, unita a un diffuso scetticismo verso le scelte sostenibili da prendere e, in molti casi, a una scarsa attenzione alle questioni ambientali, rende difficile intraprendere un processo di transizione compreso e partecipato. Per questo dalla discussione è emerso che l'Europa, nell'accompagnare le persone nel processo di transizione ecologica, dovrebbe: - Sostenere economicamente, con incentivi e una tassazione minore, le società che decidono di partecipare al processo di transizione e al contempo tassare maggiormente quelle che invece decidono di non attuare politiche sostenibili - Potenziare i servizi di ricollocamento per aiutare e tutelare i lavoratori coinvolti, garantendo nel frattempo un sussidio di disoccupazione - Attuare dei percorsi di formazione con la supervisione di figure qualificate come tutor per facilitare e migliorare il percorso di ricollocamento - Sviluppare campagne di sensibilizzazione e attività di formazione per orientare le persone verso scelte consapevoli e sostenibili. RUOLO EUROPA NEL MONDO È stato espresso unanimemente il desiderio che l'Unione: - ricopra una posizione più rilevante sul panorama internazionale possa intervenire con efficacia nelle controversie internazionali - sia in grado e abbia la volontà di ostacolare le politiche imperialiste delle grandi potenze e incentivare lo sviluppo autonomo e sostenibile di quei paesi che sono stati, e in alcuni casi continuano a essere, vittime di sfruttamento - diventi un'Unione federale anche per sviluppare una politica comune sui diritti civili e sociali. DIRITTI La risposta delle istituzioni europee alle discriminazioni e alle violazioni dello stato di diritto da parte di Polonia e Ungheria, con l'istituzione dell'UE come zona di libertà per la comunità LGBTQ+ e la minaccia di sospendere i fondi del NGEU, è più simbolica che sostanziale. È emersa quindi la necessità di: - istituire un meccanismo sanzionatorio efficace, che colpisca non tutti i cittadini senza alcun distinguo, ma gli individui o gruppi di individui che mettano in atto comportamenti discriminatori - avviare una campagna di comunicazione per educare i cittadini europei alla diversità. Il tavolo si è detto a favore di: - un salario minimo europeo, commisurato al costo della vita di ciascun paese, anche come strumento atto a rendere meno conveniente per un'azienda delocalizzare all'interno dell'UE - un pilastro europeo dei diritti sociali giuridicamente vincolante per gli Stati membri, per garantire così standard sociali comuni. GIOVANI IN EUROPA Durante la discussione è emersa la volontà di attuare una linea comune europea a livello di percorso scolastico, incentrato sull'aspetto teorico e nozionistico ma anche su una preparazione più pratica orientata verso il mondo del lavoro e che possa dare allo studente le competenze adeguate; tale percorso dovrebbe essere il più possibile indirizzato in base agli interessi dello studente o dell'Istituto che frequenta. È emersa anche la proposta di istituire convenzioni culturali e borse di studio per permettere agli studenti di usufruire della cultura gratuitamente e con maggiore facilità e, per gli universitari, "convenzioni lavorative": occasioni di lavoro part-time pensate per conciliare studio e lavoro e garantire una giusta retribuzione, con lo scopo di combattere lo sfruttamento a cui sono spesso soggetti gli studenti lavoratori e l'evasione fiscale. MOBILITÀ SOSTENIBILE A partire dalle proposte elaborate si possono delineare tre filoni di possibile lavoro nell'ambito della mobilità sostenibile: - Trasporto pubblico: fondamentale per la svolta ecologica, soprattutto nelle grandi città, è però un'opzione troppo spesso scartata dai cittadini. Per segnare un cambio di rotta, bisognerà assolutamente investire molto sulla condizione degli autobus, invogliare ad esempio i giovani a scegliere questa alternativa strutturando delle offerte per loro convenienti, e collegare meglio il centro alle periferie. Una città del futuro dovrà inoltre puntare ad aumentare le corsie preferenziali e le zone a traffico limitato, per disincentivare progressivamente il trasporto su mezzi privati. - Mobilità dolce e veicoli elettrici: l’avanzata sempre più decisa dei motori elettrici ci pone davanti al problema fell''accessibilità economica di questi nuovi mezzi per le fasce più povere. Nel futuro, quindi, se vogliamo davvero rendere più green le nostre città, bisognerà partire dalle persone più in difficoltà, in possesso di veicoli ormai non più al passo con i tempi non potendo permettersi l’acquisto di un nuovo mezzo. Fondamentale è, infine, favorire l'utilizzo di bici e monopattini, spesso valide alternative all'auto, e implementare servizi di car/bike sharing. - Formazione: fin dalla scuola primaria dovrà essere stimolato il dibattito sulle questioni ecologiche attraverso laboratori, incontri tra scuole, uscite didattiche, giochi ecc, per far comprendere l’importanza delle tematiche ambientali.Related Ideas
Un'Europa più giusta e solidale
Per una sovranità europea. Le riforme necessarie.
25
September 2021
16:00 - 19:00
Number of participants
20
Reference: cofe-MEET-2021-09-51646
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