Il rafforzamento della voce dell’Unione europea nel mondo
Giovedì 17 giugno 2021, ore 15:00-19:0
Iniziativa del progetto “La Conferenza sul futuro dell’Europa. Un nuovo slancio per la democrazia europea”, realizzato dalla Rete italiana dei CDE con il contributo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Participatory workshop online - Piattaforma Zoom
👉 Workshop online con studenti dell'Università di Verona (Prima Parte): https://univr.zoom.us/j/87317663314 ;
👉 Interventi e dibattito aperti al pubblico (Seconda Parte): https://bit.ly/3fVSanZ .
Nella seconda parte interverranno Roberto Santaniello (Commissione Europea - Rappresentanza Italia), Giorgio Anselmi (Presidente MFE), Giampiero Gramaglia (giornalista) e Fabrizio Spada (Parlamento Europeo - Ufficio Italia).
Organizzatori: Centro di Documentazione Europea di Verona in collaborazione con Movimento Federalista Europeo (MFE), GFE - Gioventù Federalista Europea / JEF Italy, European Law Students Association, Europe Direct Venezia.
Per maggiori informazioni: https://cde.univr.it/index.php/il-rafforzamento-della-voce-dellunione-europea-nel-mondo/
Event report
TITOLO DELL’EVENTO Il rafforzamento della voce dell’Unione Europea nel mondo Contesto, finalità, oggetto e struttura/metodologia dell’evento: L’iniziativa è stata un’occasione di riflessione e di dialogo aperto su diversi aspetti attinenti la politica estera internazionale e il ruolo che l’Unione europea ha (o dovrebbe avere) nelle relazioni con altre potenze mondiali, come pure sul possibile rafforzamento del suo intervento nella gestione delle crisi. L’evento è stato organizzato insieme allo Europe Direct Venezia Veneto e in collaborazione con il Movimento Federalista Europeo, le sedi locali della Gioventù Federalista Europea e di ELSA. Il webinar è stato suddiviso in due momenti volti a favorire un dibattito attivo tra i partecipanti. La prima parte è stata organizzata sotto forma di laboratorio online rivolto agli studenti dell’Università di Verona, finalizzato a elaborare idee o proposte sul tema oggetto dell’incontro da esporre nel corso del dibattito allargato previsto luogo nella seconda parte dell’iniziativa. Il laboratorio è stato condotto da Caterina Fratea (professore associato di Diritto dell’Unione europea del Dipartimento di Scienze giuridiche) e da Isolde Quadranti (responsabile del CDE di Verona), insieme a Giampiero Gramaglia (giornalista, consigliere dell’Istituto Affari Internazionali e direttore dei corsi della Scuola di giornalismo di Urbino). La seconda parte, aperta alla cittadinanza, è stata introdotta, dopo una presentazione dei servizi offerti dagli Europe Direct e dalla rete Eurodesk ai cittadini a cura di Francesca Vianello, da Roberto Santaniello (funzionario della Commissione europea – Rappresentanza in Italia), Giorgio Anselmi (Presidente del Movimento Federalista Europeo) e Giampiero Gramaglia. Le loro riflessioni su aspetti rilevanti nel quadro delle relazioni esterne dell’Unione hanno favorito il successivo momento di dibattito con tutti i partecipanti. Hanno partecipato al dibattito i referenti a livello locale della Gioventù federalista europea (Verona e Venezia) e della European Law Students’Association (ELSA) di Verona, gli studenti che hanno partecipato al workshop e cittadini che hanno perso parte al seminario. Le conclusioni sono state a cura di Fabrizio Spada, funzionario del Parlamento europeo – Ufficio in Italia. Numero e tipo di partecipanti presenti: Il workshop online (15-16.45) era aperto, su iscrizione, ad un numero massimo di 20 studenti dell’Università di Verona e aveva come finalità l’elaborazione di idee, commenti, proposte sul tema oggetto dell’incontro da esporre nel corso del dibattito allargato previsto nella seconda parte dell’iniziativa (ore 17.00-19.00). Si sono iscritti e hanno partecipato al laboratorio 18 studenti dei corsi in Scienze dei Servizi Giuridici, Giurisprudenza, Governance dell’Emergenza, Economia). Non era richiesta una conoscenza prettamente giuridica, ma un interesse generale per problematiche attinenti la politica estera internazionale, in particolare per quanto concerne il ruolo che l’Unione europea detiene. Gli iscritti hanno ricevuto prima del laboratorio articoli e saggi, tra loro diversi, sull’argomento per favorire una loro partecipazione proattiva. La partecipazione al workshop è stata accreditata con n. 1 CFU (TAF D) per gli studenti dei Collegi di Giurisprudenza e di Governance dell’emergenza. La seconda parte ha visto la partecipazione di ulteriori studenti, ma anche di cittadini interessati all’argomento per un totale di 40 partecipanti. Hanno partecipato al dibattito referenti a livello locale della Gioventù federalista europea (Verona e Venezia) e della European Law Students’ Association (ELSA) di Verona, gli studenti che hanno partecipato al workshop, cittadini interessati Principali materie oggetto di discussione: -la politica estera dell’UE anche alla luce dei più recenti avvenimenti, tra cui il conflitto arabo-israeliano, le proteste in Colombia e l’apertura del G7 - accordi commerciali e diritti umani - valori dell’Ue e politica estera - relazioni UE con singoli paesi terzi (in particolare con riferimento alla Cina, all’Ucraina, alla Colombia) L’atmosfera generale e il follow-up atteso La struttura del laboratorio, la partecipazione, come relatore ospite, anche di un giornalista con grande esperienza sul tema, la restituzione, da parte degli stessi studenti, dei contributi del workshop all’inizio della seconda sono stati tutti fattori molto apprezzati dagli studenti. Apprezzato anche il coinvolgimento nella seconda parte dell’incontro di associazioni studentesche, con le quali continuerà il dialogo già nei prossimi mesi di settembre e ottobre per altre iniziative su temi di loro interesse rientranti tra i macrotemi della Conferenza sul futuro dell’Unione europea. Le proposte che i partecipanti hanno accettato di presentare (Breve sintesi): Il peso della posizione dell’Unione europea sullo scenario geopolitico internazionale è molto più debole rispetto a quanto ci si aspetterebbe se si considerano, al contrario, le dimensioni del suo mercato interno e il suo potere economico. La ragione principale risiede nel metodo intergovernativo sul quale la politica estera e di sicurezza comune (PESC) è tuttora basata e che comporta l’adozione all’unanimità della maggior parte delle relative decisioni, nonché la previsione di un ruolo subordinato per le istituzioni sovranazionali, quali Commissione europea e Parlamento europeo. Il prezzo politico del requisito dell'unanimità non è da sottovalutare: se gli Stati membri non sono in grado, se non in tempi eccessivamente lunghi, di raggiungere una posizione comune o se pervengono ad un compromesso meramente formale rispetto ad una qualsivoglia questione di politica estera, gli altri paesi agiranno più speditamente e, soprattutto, senza tenere in considerazione gli interessi dell’UE. Oltre a ciò, la PESC si sta anche intrecciando sempre più con gli altri ambiti delle relazioni esterne dell’UE (come la politica commerciale comune, la cooperazione allo sviluppo, la cooperazione economico-finanziaria, l’aiuto umanitario) che, tuttavia, risultano rette dal c.d. metodo comunitario, secondo una distinzione che non contribuisce a rendere efficiente l’azione dell’UE sul piano internazionale. Una comprensione più profonda delle sfide globali e l’ambizione a che l’Unione possa svolgere un ruolo da protagonista nella loro gestione richiedono maggiore coesione politica tra i paesi membri e un rinnovato impegno affinché la politica estera dell’UE diventi una priorità della sua azione.Related Ideas
Il rafforzamento della voce dell'Unione europea nel mondo
Strengthen the EU to make it a leading force in the world
Foreign Policy at EU level based on absolute majority, not unanimity
Acting as one: EU as a global actor
Active support for global democracy
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