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Idee sul futuro dell'Europa - Unione fiscale e integrazione economica
08/07/2021 23:48
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💰 Nel terzo appuntamento del ciclo di eventi online "Idee sul futuro dell'Europa" parleremo di Unione Fiscale e integrazione economica con Tortuga, EconomiaItalia e Future Dem.
L'evento è patrocinato dal Consiglio Nazionale Giovani.
🔴📺 Potete seguire l'evento in diretta sulla pagina Facebook della GFE.
Event report
Contesto, finalità, oggetto e struttura/metodologia dell’evento | Il dibattito “Unione fiscale e Integrazione economica” fa parte di un ciclo di incontri, intitolato “Idee sul futuro dell’Europa” che è organizzato dalla Gioventù Federalista Europea (GFE) con il patrocinio del Consiglio nazionale dei Giovani. Obiettivo del ciclo di incontri – e dunque anche di questo incontro nell’ambito della serie – è di promuovere un dibattito fra associazioni/gruppi che si rivolgono prettamente a giovani, sui principali argomenti che riguardano il futuro dell’Europa, rispecchiando in gran parte le aree tematiche della Conferenza sul futuro dell’Europa stessa. Il dibattito, che muove dalle idee presenti nel documento “Idee sul futuro dell’Europa”, approvato dagli organi della GFE, vuole, in questa occasione come nelle successive, coinvolgere le associazioni/gruppi ospiti in un confronto informale e volto all'intermediazione il più diretta possibile, tramite diversi brevi giri di interventi. Per quanto pertiene alle modalità tecniche di svolgimento, l’evento è stato trasmesso in diretta Facebook, con la possibilità inoltre di seguire tramite Zoom. Numero e tipo di partecipanti presenti (pubblico generico o specifico, con i dettagli se possibile) | La diretta ha dunque avuto un discreto riscontro di pubblico, raccogliendo ca. 20 partecipanti che hanno seguito l’evento sia in diretta Facebook che tramite la video-conferenza su Zoom. Se disponibili, informazioni demografiche sui partecipanti (per es. età, genere, etc.) | Lo strumento utilizzato per la diretta non ha consentito di registrare informazioni in merito alla tipologia di partecipanti, nonostante l’età degli intervenuti lascia propendere al fatto che il pubblico sia stato composto per lo più da giovani. Per quanto invece riguarda Zoom, le persone lì collegate avevano un’età inferiore ai 30 anni (con una preponderanza del genere maschile). Principali materie oggetto di discussione durante i laboratori/seminari/assemblee | In merito all’oggetto della discussione, questa ha riguardato, coerentemente con il titolo dell’incontro, le prospettive e il futuro dell’integrazione economica dell’Europa soprattutto alla luce della crisi causata dalla crisi del Coronavirus e le prospettive date dai recenti strumenti di finanziamento introdotti dalle istituzioni europee (come il NextGenerationEU), ma anche le necessarie più complessive riforme che il rafforzamento della resilienza europea e le risposte alle aspettative dei cittadini europei, che possono essere soddisfatte solo a livello europeo, richiede. Principali idee suggerite dai partecipanti durante l’evento, i discorsi e gli argomenti condivisi o dibattuti che hanno portato a tali idee | Per quanto concerne le idee manifestate dalle persone intervenute: Matteo Gori (Presidente della GFE) ha introdotto il dibattito sottolineando che l’Integrazione economica dell’Europa raggiunta finora è stato il frutto del compromesso tra le politiche dei “piccoli” e dei “grandi passi”. Questo equilibrio deve essere superato poiché non può esistere una moneta unica senza un governo: l’euro deve quindi essere accompagnato da un vero governo europeo. Ciò è motivato da ragioni tecniche (di ottimalità dell’area valutaria) e politiche. Il tassello fondamentale è la creazione di un bilancio federale dotato di risorse adeguate. Il NextGenerationEU è un incredibile punto di partenza, in quanto porta ad un aumento del tetto delle risorse finanziarie riprese con debito. Ma questa soluzione, ideata come una tantum, deve diventare permanente accompagnata da una riforma dei trattati per la creazione di una competenza fiscale europea. Nazareno Lecis, rappresentante di EconomiaItalia, ha sottolineato come un’Unione fiscale europea sarebbe un enorme passo in avanti, tuttavia in prima battuta sarebbe fondamentale che la Commissione possa dare l’impulso per un migliore coordinamento legislativo tra gli stati riguardo il tipo di tassazione, lasciando ai singoli stati la definizione delle aliquote. Ciò andrebbe a beneficio delle aziende europee e l’UE nella competizione con le potenze economiche globali. Non serve, invece, un allargamento delle competenze della BCE poiché si correrebbe il rischio della perdita di indipendenza della banca centrale Francesco Paolo Volpi, del Comitato direttivo di FutureDem, nota che l’UE è nata per ragioni economiche, ma ha da allora fatto molti passi in avanti anche di natura politica come l’euro, il NextGenerationEU e un nucleo di Eurobond. Ritiene importante accompagnare alle proposte federaliste la richiesta di un rafforzamento dell’Europa sociale con l’allargamento del mandato e della mission della BCE anche per il livello di occupazione. È d’accordo sulla creazione di un bilancio e di un debito comune europeo. Jacopo Signorelli, responsabile eventi di Tortuga, ha ricordato che con la creazione del MES si è creata una logica di assistenza finanziaria diversa da quella del mercato, soggetta a una disciplina burocratica pubblica, ma senza un demos politico che ne influenzi le scelte. È necessario dare riconoscibilità democratica a meccanismi come il MES. Bisogna anche raggiungere una vera Unione Fiscale che deve avere l’obiettivo di convergenza e integrazione tra le regioni, così da mitigare le conseguenze asimmetriche delle crisi. Non serve invece ampliare il mandato della BCE perché non servono ulteriori azioni dal lato monetario, ma per migliorare la democraticità europea serve più trasparenza e accountability: solo un budget europeo può aumentare la consapevolezza nei cittadini del ruolo dell’Europa Ha quindi concluso il Presidente GFE Gori, che ha osservato con soddisfazione che vi è un generale supporto tra i partecipanti per le posizioni della GFE. Il PNRR ha portato una visione sussidiaria, ma ciò non basta. È necessario completare l’Unione bancaria e stanziare più risorse a livello europeo anche in maniera strutturale. L’unico livello per garantire ciò e una maggiore democraticità nelle scelte economiche è solo l’integrazione federale. L’atmosfera generale e il follow-up atteso | La partecipazione al dibattito è stata molto vivace e interattiva, portando a delle convergenze sul quadro di massima, con la necessità di arrivare almeno ad un coordinamento fiscale tra gli Stati membri governato dalla Commissione, aumentare il budget europeo, e a un assetto istituzionale europeo dotato di risorse europee per aumentare la resilienza europea verso le crisi e gli shock e assumere un ruolo più attivo verso i cittadini europei. Nell’ambito di questo quadro, su alcune singole questioni esistono sensibilità diverse fra le associazioni ospiti, come sull’allargamento del mandato della BCE. In ogni caso si è concordato di continuare il dibattito sul tema affrontato durante l’evento. Riepilogo scritto (Breve sintesi) | L’incontro ha dunque raccolto le opinioni di diversi rappresentanti della società civile legata alle tematiche economiche rispetto al ruolo che le istituzioni europee possono assumere. È emerso in maniera chiara che serve un deciso cambio di passo. In sintesi, due sono gli ambiti su cui agire: Da un lato, aumentare il coordinamento fiscale tra gli Stati membri a capo della Commissione europea e migliorare la democraticità delle istituzioni europee Dall’altro, imprescindibile è anche una riforma dell’UE con la creazione di un bilancio europeo autonomo e strumenti di debito comuni e un trasferimento di poteri dalle istituzioni intergovernative a quelle di tipo federale. Le proposte che i partecipanti hanno accettato di presentare (Breve sintesi) | I partecipanti hanno convenuto di proseguire l’elaborazione sul tema della fiscalità europea, anche attraverso la piattaforma, in particolare sulle riforme auspicate a livello europeo riportate sopra: migliore coordinamento fiscale e la creazione di un bilancio europeo autonomo.Related Ideas
Non può esserci vera democrazia europea senza un potere fiscale autonomo dell’UE.
For a true European democracy: Abolish the right of veto and assign direct powers to the European Parliament in taxation and foreign policy
For a true European democracy: There can be no true European democracy without an autonomous EU fiscal power
Per una vera democrazia europea: abolire il diritto di veto e attribuire poteri diretti al Parlamento europeo nella fiscalità e nella politica estera
A more democratic & effective EU: Stronger European Parliament
Stronger together: A democratic European Federation
09
July 2021
19:00 - 21:00
Number of participants
18
Reference: cofe-MEET-2021-07-24916
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