Dialogo tra giovani sul futuro dell'Europa
Dialogo tra giovani sul futuro dell'Europa, con Sandro Gozi e Marco Lagana' .
1) il cambiamento più importante necessario per i giovani, per il futuro dell’Europa?
2) un progetto / iniziativa che i giovani consiglierebbero ad un europarlamentare per la prossima generazione?
3) che cosa farebbero i giovani per la costruzione della CasaEuropa, gli Stati Uniti d’Europa?
4) cosa i giovani pensano sia necessario che facciano loro stessi per costruire il loro sogno di Europa?
https://facebook.com/events/s/conferenza-sul-futuro-delleuro/537897624046846/
Event report
Dialogo tra giovani sul Futuro dell'Europa – 16/06 Obiettivo dell’evento è stato coinvolgere giovani ragazzi e ragazze per chiedere loro quali fossero i cambiamenti più importanti e necessari per la loro generazione e per il futuro dell’Europa. I/le giovani, parte di alcune realtà politiche come Italia Viva, Volt Italia e Gioventù Federalista Europea di Milano, sono poi stati ascoltati da Sandro Gozi, europarlamentare, che ha risposto alle loro riflessioni. L’evento è stato strutturato come segue: (i) introduzione a cura di Marco Laganà, referente Cantiere Europa di Italia Viva per la provincia di Milano e organizzatore dell’evento; (ii) riflessioni dei giovani relatori; (iii) risposta di Sandro Gozi; (iv) dibattito fra i giovani partecipanti; (v) conclusioni a seguito del dibattito. In totale, sono stati coinvolti 8 partecipanti presenti su zoom e 260 persone hanno seguito l’evento su Facebook. Gli interventi dei e delle giovani hanno toccato molteplici tematiche, esemplificando la multidimensionalità delle sfide che le nuove generazioni identificano nel progetto europeo. Queste tematiche sono state varie: l’Unione europea viene vista come un luogo di opportunità per i giovani ma allo stesso tempo presenta alcune debolezze e criticità che devono essere risolte con alcune riforme strutturali. Dagli interventi è emerso come sia necessario cambiare i meccanismi decisionali attuali che vedono il Consiglio detenere un potere eccessivo che non permette di risolvere in modo efficace molte questioni, come per esempio la questione migratoria. È stato inoltre sottolineato dai relatori come sia di fondamentale importanza che il Parlamento europeo assuma un ruolo di primo piano e di rappresentanza dei cittadini europei piuttosto che dei popoli nazionali. Due step emergono come prioritari per la creazione di un’Europa più protagonista ed efficace nella risoluzione delle problematiche del nostro tempo: 1. L’abolizione del diritto di veto nel Consiglio europeo, soprattutto sulla materia della fiscalità poichè l’ammontare del bilancio dell’Unione e la natura delle risorse che lo finanziano sono decisi dal Consiglio all’unanimità, e poi in materia di politica estera e di difesa. È inoltre necessario che l’abolizione del voto all’unanimità e del diritto di veto in questi settori, si accompagni ad un cambiamento strutturale, che sostituisca la logica della cooperazione tra Stati sovrani con la creazione di un potere sovranazionale legittimato democraticamente e in grado di agire, nella propria sfera di competenza, indipendentemente dagli Stati membri. 2. La creazione di una capacità fiscale europea che, per essere tale, deve: essere indipendente dalla volontà dei singoli Stati, ovvero deve potersi autodeterminare sia sul lato delle entrate che della spesa; essere in grado di mobilitare risorse rilevanti. A seconda delle funzioni che esso sarà chiamato a svolgere, il bilancio dovrà (a regime) mobilitare tra il 5 e il 10 % del PIL europeo. Le proposte di cui sopra richiedono una riforma dei trattati attualmente in vigore: queste dovranno necessariamente accompagnarsi ad un atto politico di presa di coscienza dei nuovi compiti che attendono l’Unione europea nell’attuale sistema internazionale; un atto politico in continuità con gli scopi originari del processo di unificazione europea e con il pensiero dei Padri fondatori.Related Ideas
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